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Calorie Colomba Pasquale: quante ne contiene? Le informazioni nutrizionali

Calorie Colomba Pasquale

Proprio quando stai per raggiungere di nuovo lo stato di forma che avevi perso durante le feste natalizie, ecco che arriva planando un altro dolce al quale, per tradizione o per gola, non riesci a rinunciare: la Colomba Pasquale.
Con il suo esterno croccante e fragrante e il suo cuore morbido è da sempre il dolce pasquale preferito per chi cerca un’alternativa al classico uovo di cioccolato, cercando una soluzione meno calorica. Ma anche la Colomba Pasquale, quando parliamo di calorie, ha le sue sorprese, soprattutto se si allontana dai gusti tradizionali.

Facciamo un passo indietro. Innanzitutto la Colomba Pasquale è un dolce lievitato il cui valore simbolico è da ricercare nel significato della Pasqua cristiana. La sua apparizione sulle tavole italiane è relativamente recente e, al di là di incerte leggende sulla sua nascita, è stata l’industria dolciaria a creare un’alternativa al panettone natalizio dal quale, di fatto, la Colomba si discosta solo nella forma.

Come puoi immaginare, da quel momento le versioni sono diventate innumerevoli, al tradizionale impasto sono state aggiunte creme e farciture, coperture al cioccolato e dettagli che hanno impreziosito, ma appesantito nella sostanza, la Colomba Pasquale.

A proposito di cioccolato, se la tua colomba preferita è quella al cioccolato fondente, ti interesserà leggere il nostro approfondimento sul Il cioccolato fondente fa male? Gli effetti sul colesterolo.

Gli ingredienti

Partiamo dalla farina, un prodotti semi-industriale opterà per una farina di tipo 00 o Manitoba mentre in un prodotto artigianale potrai trovare l’utilizzo di una farina di frumento: la differenza è nella tipologia di grano, tenero nel primo caso, duro nel secondo.

Non mancano in entrambi i casi il grasso di origine animale, ovvero il burro, e le uova; qui le due scuole vogliono l’utilizzo dell’uovo intero o solo del tuorlo per conferire il classico colore arancione all’interno: utilizzando il tuorlo le calorie aumentano leggermente.

Altra questione riguarda il lievito; per un lievitato l’ideale sarebbe utilizzare il lievito madre ma non tutti lo fanno, optando per il lievito di birra o per quello secco in polvere, la differenza ovviamente risiederà nella sofficità e nella durabilità del prodotto. Lo zucchero in tutti i casi è sempre sul podio degli ingredienti, seguono le scorzette di arancia candita, il miele e la vaniglia.

Discorso a parte merita la glassa, che formerà quella particolare crosta superiore: questa si realizza con albume e zucchero, farina di semola o di mais per addensare il composto, frutta secca a cospargere la superficie, tra cui mandorle e nocciole, ed eventuale cacao.

Informazioni nutrizionali e calorie

Tutti gli ingredienti finora descritti, validi per le due tipologie di Colomba, quella artigianale e quella industriale, fanno si che i valori nutrizionali oscillino a seconda della tipologia.

Ti seguito ti forniamo il range dei valori che, devi sapere, non si discostano di molto.

Come per qualsiasi alimento, la quantità di riferimento per stabilire le informazioni nutrizionali, come riportato sulla confezione, è per 100 grammi di prodotto: le calorie oscillano tra le 300 e le 400 Kcal, i cui carboidrati variano da 48 a 52 gr, le proteine tra i 6 e le 8 g, i grassi tra i 9 e i 15 g, i saturi possono superare gli 8 g, ma sono presenti anche monoinsaturi e polinsaturi; non mancano all’appello circa 90.00 mg di colesterolo, 2 g di fibre e sodio che non supera 1 g a porzione.

Come tutti i dolci se consumate a fine pasto, faranno aumentare a livelli astronomici la conta delle calorie poiché, come tutti i lievitati ha un basso indice di sazietà. L’ideale sarebbe inserire l’assaggio al mattino o nel pomeriggio come alternativa ad una più salutare merenda ma solo perché è periodo di festa.

Ultima considerazione necessaria riguarda tutti quegli ingredienti non specificati tra i valori nutrizionali ma inseriti in etichetta; va da sé che la qualità degli ingredienti varia a seconda dell’artigianalità del prodotto: per le colombe realizzate a livello industriale devi tener conto della presenza di aromi chimici, additivi e conservanti che rendono forzatamente durevole e di bell’aspetto il prodotto ma non fanno altrettanto con il nostro organismo.

Questa filosofia viene tenuta alla larga dalle cucine di pasticceri e piccoli artigiani che sacrificano la durabilità della Colomba Pasquale per concederle un gusto più autentico, riconoscibile all’olfatto e al palato. Inutile dire che anche tra i prezzi ci sarà una differenza sostanziale ma il ritornello è sempre quello: come spendi, mangi.

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